Cos’è il perdono?
Non cè una definizione esatta del “perdono”. Comunemente si pensa che sia la ferma decisione di allontanare il risentimento ed i pensieri di vendetta. Perdonare qualcuno però non significa che stiamo dimenticando o condonando quello che è successo: Infatti si può perdonare la persona senza però scusare l’atto che ci ha offeso. Il perdono fa bene all’anima ma anche al corpo, poichè riducendo lo stress ci evita disturbi invalidanti come pressione alta, ritmo cardiaco alterato, depressione, dolori cronici…….Quando tratteniamo i rancori, il risentimento ci impedisce di perdonare! Ma quando potremo essere pronti a perdonare? E’ un processo individuale! Infatti il perdono è un grande impegno per un processo di cambiamento e può richiedere tempo e riflessione. Perdonare può essere una gran bella sfida con se stessi. Avremo sicuramente perdonato quando loffesa non sarà più al centro dei nostri pensieri o sentimenti. Quando la nostra ostilità, il risentimento e l’ infelicità hanno fatto posto a compassione, gentilezza e pace. Dobbiamo considerare il perdono come un modo per cambiare la nostra vita , portando a noi stessi più pace, felicità e benessere emozionale e spirituale.
Alcuni esperti asseriscono che perdonare è solamente una grande ipocrisia, perchè “concedere il perdono” nascerebbe solamente dalla necessità di continuare a vivere serenamente, e pertando si tratterebbe semplicemente di una rimozione ragionata del problema che ci ha danneggiato od offeso, ma che nel subconscio continua ad operare subdolamente. Poichè il perdono, per questa teoria, è solo una condizione di pax mentale…… come si può tornare a vivere veramente bene dopo un torto subito?
Riflettendo bene! Per riuscire a perdonare, bisogna innazitutto assolvere se stessi per essere stati incapaci di evitare quel torto che tanto ci fa star male. Infatti solo accetando le nostre fragilità possimo rimuovere quel senso di sconfitta e rabbia che subentra dopo un torto subito e che ci fa provare delle sensazioni dolorose e di grande inquetudine. I torti subìti sono anche questi “prove della vita” da cui possiamo imparare qualche cosa di buono. Infatti sarà difficile dimenticare veramente e perdonare completamente, come ci invita a fare il cristianesimo, quando l’offesa ci ha arrecato danni molto pesanti!
Il poeta Gibran, fa dire al suo” Profeta” : Potessi io essere il pacificatore dellanima vostra, che converte rivalità e discordia in unione e armonia! Ma come potrò…. se non sarete voi stessi i pacificatori, anzi gli amanti di ogni vostro elemento ?