Balzac, il maestro del romanzo realista
Dal diritto alla letteratura
Honorè de Balzac nacque a Tours ne 1799 e morì a Parigi il 1850. La sua era una famiglia borghese, studiò prima nella città natale e poi si trasferì a Parigi. Abbandonò a vent’anni la carriera legale per dedicarsi alla letteratura. Le prime opere sono legate agli schemi del romanzo gotico con le quali ebbe poco successo: si dedicò a svariate imprese d’affari quasi sempre disastrose. Attento alla vita che ferveva attorno a lui, voluttuoso nel goderla dopo tre anni ritornò a dedicarsi alla letteratura e, facendo tesoro della sua esistenza abbastanza avventurosa, si ispirò al modello del romanzo storico creato da Walter Scott. Pochi romanzieri furono più fecondi da Balzac. Nel giro di 15 anni scrisse ben 80 romanzi ed una ventina di racconti. Grande impulso a questa produzione era data dalla costante necessità di guadagnare per pagare i debiti. Balzac fu il primo ad inaugurare la nuova maniera del romanzo moderno e notevolissima fu l’influenza che esercitò sul romanzo inglese, sul verismo italiano e sui grandi romanzieri russi e tedeschi Molto contarono nella sua vita le presenze femminili. La prima donna importante fu Laure de Breny grande ispiratrice e ribattezzata Dilecta, ma la passione più duratura fu quella per Madame Hanska una nobile polacca che sposerà alle soglie della morte. Attraversata da un periodo di oblio, la sua opera fu rivalutata da Tainee da Zolà e ammirata dai più grandi narratori moderni fino a Proust.Tra le sue numerosissime opere le più note sono Eugènie Grandet e Papà Goriot.
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