L’onestà è una parola di gran moda. Dal latino honestas, onestà indica la qualità umana di agire e comunicare in maniera sincera, leale e trasparente, in base a princìpi morali ritenuti universalmente validi. Questo comporta l’astenersi da azioni riprovevoli nei confronti del prossimo, sia in modo assoluto, sia in rapporto alla propria condizione, alla professione che si esercita ed all’ambiente in cui si vive.
L’onestà è dunque una condizione alla quale è possibile tendere nella misura delle proprie capacità. Perciò un disgraziato che ruba potrà tranquillamente continuare a credersi onesto perché condotto dalla necessità, o un traditore potrà dire di aver mentito per debolezza umana, o per la necessità di raggiungere un obiettivo moralmente più elevato.
Come si può misurare l’onestà di un uomo se non dopo la prova dei fatti?
“L’onestà, che cos’è? Niente. Un’astrazione. Una pura forma. Se io devo essere onesto, bisogna che io dia corpo a questa pura forma.” (Luigi Pirandello)
Diceva lo storico romano Tito Livio che
“È pericoloso, data la facilità con cui si sbaglia, vivere puntando solo sull’onestà.”
“L’onestà è lodata da tutti, ma muore di freddo.” (Giovenale)
Il filosofo Benedetto Croce dà una definizione di onestà nella vita politica. Continue reading →