Dialogo (immaginario) in streaming tra Papa Francesco e Beppe Grillo

In uno scenario fantastico, che si discosta dall’attuale realtà non di molto, immaginiamo che la pratica dello streaming sia stata estesa agli incontri del Santo padre con i rappresentanti della politica. In tale scenario Beppe Grillo, paladino dei cittadini ha già sconfitto i vecchi partiti e Renzi, Alfano, Berlusconi sono stati ridotti in cenere.
Si vocifera che oggetto del prossimo streaming sarà l’incontro tra l’amatissimo Papa Francesco e il leader del movimento 5 stelle Grillo.
A richiedere l’incontro sarebbe stato il Papa in persona, perché Beppe Grillo, bisognoso di un nuovo nemico da abbattere, ha puntato il Vaticano, preparando una feroce campagna di comunicazione nella quale intende scagliarsi contro i molti privilegi della Chiesa sul territorio italiano, accusata di essere la causa prima della disperazione dilagante tra i cittadini. In primis, nel diktat grillino, la Chiesa verrà obbligata a pagare una doppia IMU sulle chiese e gli istituti religiosi.

Immaginiamo quindi seduti a un tavolo, da una parte il Papa e il Segretario di stato Vaticano, dall’altra Grillo vestito da Savonarola, l’illuminato presidente della repubblica Di Maio in doppio petto e il premier indiscusso Di Battista, con la tutina di Superman. Al di qua di tv, pc e ipad milioni di fedeli in fremente attesa.
Come potrebbe svolgersi il dialogo.
Papa – caro fratello Beppe la chiesa ha bisogno delle case del Signore, per diffondere la Sua parola …
Grillo – No non ti faccio parlare, tu rappresenti i poteri forti, le lobbies dell’energia, delle banche, dell’informazione e della massoneria. Noi non riconosciamo il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo perché sono lo stessa cosa! Trasformeremo le chiese in circoli del M5S e sottoporremo la Bibbia a una radicale revisione, condotta da un team di monaci grillini che scoveranno le imposture che si annidano tra le parole,abilmente modificate da voi, portando alla luce la vera parola. I monaci faranno il lavoro a metà prezzo, rendicontando i fiaschetti di vino e i cappuccini…il discorso continua per 10 minuti su questo tono.
Papa – io ti benedico figliolo.. lo Spirito Santo ti illumini.
Grillo – Noi non abbiamo bisogno dello Spirito Santo, abbiamo le nostre centrali energetiche a impatto zero. Ma non ti preoccupare, io non ce l’ho con te, sei una brava persona, ti voglio bene. Io ce l’ho con ciò che rappresenti.

Poi Grillo, temendo di avere esagerato e per scongiurare un fulmine divino sulla testa, si inchina al santo uomo e gli bacia la mano, mettendo in totale confusione gli spettatori, che assistono alla solita scena del rivoluzionario a parole, rispettoso delle regole e un pò sottomesso.

Guido Barilla e le accuse di omofobia

Dopo l’ultima dichiarazione di Guido Barilla, presidente del gruppo Barilla, a La Zanzara su Radio 24  s’è scatenato un putiferio. E’ partito su twitter un boicottaggio (#boicottabarilla) dei prodotti Barilla e l’imprenditore è stato accusato di omofobia.

Mettiamo a confronto la dichiarazione di Barilla con la definizione di omofobia, presa da Wikipedia, per valutare se esistono gli estremi della “condanna”.

La dichiarazione di Guido Barilla: «Non farei mai uno spot con una famiglia omosessuale. Non per mancanza di rispetto ma perché non la penso come loro, la nostra è una famiglia classica dove la donna ha un ruolo fondamentale». «Noi  abbiamo un concetto differente rispetto alla famiglia gay. Per noi il concetto di famiglia sacrale rimane un valore fondamentale dell’azienda».

Ma la pasta la mangiano anche i gay, osservano i conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo: «Va bene, se a loro piace la nostra pasta e la nostra comunicazione la mangiano, altrimenti mangeranno un’altra pasta. Uno non può piacere sempre a tutti».

«Io rispetto tutti facciano quello che vogliono senza disturbare gli altri. Sono anche favorevole al matrimonio omosessuale, ma no all’adozione per una famiglia gay. Da padre di più figli credo sia molto complesso tirare su dei bambini in una coppia dello stesso sesso».

Definizione di omofobia:
L’omofobia è la paura e l’avversione irrazionale nei confronti dell’omosessualità e di persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali (LGBT), basata sul pregiudizio. L’Unione Europea la considera analoga al razzismo, alla xenofobia, all’antisemitismo e al sessismo. Con il termine “omofobia” quindi si indica generalmente un insieme di sentimenti, pensieri e comportamenti avversi all’omosessualità o alle persone omosessuali.

Esistono gli estremi per un’accusa di omofobia? Per alcuni si, per molti Barilla non ha offeso nessuno. Tu che ne pensi?

Israel Loves Palestine e Palestine loves Israel

“We, the Israelis who work for peace in our world, want to show our solidarity in the most hard day for the Palestinians- The Nakba- the day to remember the pain of loosing their homes while we- Israelis started our newhome. It is our most important step, to be in this day for our Palestinian friends, If we want this home to be our mutual home in the future. The past we cant change- we can only know it, share the pain, and give our hand to the other so one day we will just have to remember but our life will be full of peace. So today Palestinian friends we are with you, yes we- the generation of now, we are here to learn from our past and listen to our clever future beings to guide us to a beautiful future with no Nakba to anyone, We Are All One.”

Noa, Israel loves Palestine. Israel Loves Palestine.

“Perhaps the most difficult thing in making peace is, to step into each others shoes for a while. To really acknowledge each others pain. Without judgement, without humiliation, without blaming but with compassion and understanding.
Today marks a sad day in the palestinian history because so many of us have lost their homes and cannot come back.
So today is a day when we all, Israelis and Palestinians, should step into each others shoes for just a little while.
With compassion for those who were in need of a safe home to heal their wounds, with understanding for those who lost their homes. With love for all those who suffered so much. On both sides.
It’s Nakba Remembrance Day today so today let’s all work together that these wounds can heal.
We need to make peace. “
Joujou. Palestine Loves Israel

La forza del pensiero positivo e della motivazione

C’è una cosa che non possiamo nascondere a noi stessi, di fronte alla quale nessuno può rimanere indifferente. Il bisogno di realizzarsi, di sviluppare la propria personalità.

“Conosci te stesso”, dicevano gli antichi filosofi, perché se non conosci te stesso non potrai sviluppare la tua vita in modo felice ed equilibrato. Ma allo stesso tempo potremmo dire “scopri te stesso”, perché nessuno si conosce così bene da non avere un continuo bisogno di scoprirsi.

Una sola cosa è più tragica del dolore: la vita di un uomo felice, diceva Camus. Se per felice intendiamo “appagato” e quindi soddisfatto e quietato, la peggiore sventura è paradossalmente l’essere felici. Cosa c’è di peggio del fermarsi, di smettere di forzare i propri limiti, di sfidare le personali colonne d’ercole, come fece l’eroe omerico nell’odissea, nel suo peregrinare in tutto il mediterraneo alla ricerca di se stesso, metafora della vita di ogni uomo e donna? Anche la storia di un uomo qualsiasi è un’avventura epica, dove le scelte difficili, possono provocare pericoli mortali. Lungo il cammino che facciamo, ritroviamo noi stessi nelle nostre scelte, nelle nostre azioni, nel percorso dove  il nostro l’istinto ci ha condotto.

Andare avanti, spingersi oltre è dunque un bisogno al quale nessuno può sottrarsi. Dobbiamo affrontare ogni giorno qualcosa che ci spaventa, imparare a cambiare modo di pensare, quando ci sentiamo bloccati e constatiamo di avere fallito.

Se pensiamo di farcela o di non farcela, probabilmente avremo ragione, diceva Ford. Perché è il nostro pensiero che determina il risultato. Davanti a un’impresa, pensare in termini negativi, servirà solo a preparare il fallimento. Il pensiero negativo è espressione di un istinto di morte, un desiderio inconfessabile di immobilismo. Il mondo di oggi ci obbliga ad essere imprenditori, perché tutto cambia molto velocemente. La conoscenza più importante da imparare è sapere imparare cose nuove.  Siamo obbligati ad essere forti, a sviluppare le qualità che ci permettano di sopravvivere. Il pensiero negativo che rammollisce la personalità, oggi sono un lusso che non possiamo più permetterci.

Il pensiero positivo deve preparare la nostra azione e insegnarci a sviluppare le nostre potenzialità. Forse si tratta, ancor più, di una tecnica di sopravvivenza.

San Giuseppe : La festa del papà

San Giuseppe, padre putativo di Gesù bambino, si festeggia il 19 marzo e con lui si  festeggiano tutti i papà……Tutti abbiamo o abbiamo avuto un padre ed è giusto che  essi abbiano una festa che ci ricordi quanto sono o sono stati importanti per noi.

Con tutto il cuore……. auguri a tutti i papà del mondo! Ed è giusto rivolgere anche un messaggio di solidarietà ed affetto a tutti quei papà a cui divorzi o separazioni impediscono di essere vicini ai propri figli…….. a tempo pieno!

Papa Francesco:un angelo……..per noi?

A qualche ora dall’elezione di Papa Francesco nel cielo della Florida, sopra Palm Beach,  chi ha  guardato il cielo  ha potuto osservare un fenomeno che sembrava essere un segno divino: una splendida nuvola a forma di angelo…….resa ancora più incredibile  perchè tinta di rosa dalla luce del tramonto. Un segno di speranza per un futuro più roseo?

Un altro straordinario evento atmosferico contraddistinse, circa un mese fa, l’annuncio delle dimissioni di Benedetto XVI: Il fulmine che colpiva la cupola di San Pietro …..

Il cielo ci ha voluto comunicare qualcosa?

 

Come perdersi nel centro di Milano

Ho vissuto a Milano per un periodo. Sono stato uno di quelli che si vestono in giacca e cravatta per andare a lavorare negli uffici del centro. Strano ma vero, anch’io quando passavo davanti alla vetrina di un negozio e vedevo riflessa la mia figura, stentavo a riconoscermi.

A fine giornata, dopo il rituale aperitivo con amici e colleghi, in mancanza di programmi per continuare la serata, nei periodi invernali, per quanto possa suonare triste, m’incamminavo verso casa seguendo le vie del centro storico, ma con la speranza di fare scoperte e incontri imprevisti lungo il cammino.

Nei primi tempi, volendo approfittare della mia scarsa conoscenza del centro storico milanese, e non avendo a disposizione nessuno degli attuali smartphone connessi a internet che forniscono mappe particolareggiate di ogni luogo della terra, la mia massima ambizione era quella di perdermi tra quelle vie e di sentirmi un pò vagabondo, seppure in giacca e cravatta. Continue reading

Dimissioni di Benedetto XVI : Testo integrale del suo discorso.

Benedetto XVI si è dimesso………Appena appresa via internet la notizia ……. mi era sembrato uno scherzo di carnevale, ma non era  così: Era tutto vero.  Il Papa stanco, e  forse malato, non ha più la forza di reggere sulle sue provate spalle il peso di una  Chiesa che oggi ,come non mai, ha tanto bisogno di una guida più adeguata alle problematiche che sta  affrontando. Grande ammirazione e rispetto per questa decisione presa unicamente per il bene della Chiesa e dei Credenti. Una decisione che appartiene al profilo di questo Pontefice, uomo di grande cultura e sensibilità, che consapevole di non potere affrontare problematiche fondamentali e difficili con la dovuta energia, ha scelto di trasferire ad un nuovo Pontefice  un compito che ormai gli è diventato toppo gravoso.

Una decisione che farà tanto parlare ! A mio avviso  ci dovrebbe solamente fare riflettere. In questa occasione ho pensato a coloro che da decenni ci governano, (che palesemente sono ormai inadeguati  a farlo),  e che non sono capaci di fare un passo indietro per consentire al nostro Paese di trovare strade più fresche ed  energiche per superare la profonda crisi economica e politica che stiamo attraversando. La scelta di Benedetto XVI dovrebbe essere l’occasione per riflettere ……. valutare….scegliere……

Ecco il discorso integrale del Papa 

10 febbraio 2013

Carissimi Fratelli, vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di San Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20.00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice. “Carissimi Fratelli  vi ringrazio di vero cuore per tutto l’amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinché assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell’eleggere il nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio”.

 

1- Donne: storie normalmente eccezionali

Tantissime sono le  donne che negli ultimi quarant’anni hanno vissuto vite “normalmente eccezionali”. Alcune adesso sono nonne  e continuano a dedicare con naturalezza ed impegno la loro vita alla famiglia che si allarga. Sono donne che si sono dedicate a casa e famiglia  pur svolgendo una professione che le ha impegnate in attività di notevole responsabilità.

Perchè “storie normalmente eccezionali” ?  Perchè sono donne che hanno vissuto una quotidianità “apparentemente normale” ma che è stata portata avanti con  fatica,  impegno e sacrificio, nel desiderio virtuoso di testimoniare amore per la famiglia e  realizzarsi nel lavoro. Il lavoro come affermazione di se stesse , ma anche  necessità per consentire una vità più agiata all’intera famiglia.

 

Denise Pipitone: Troppo tempo per la verità! Perchè?

Oggi  Piera Maggio, mamma  coraggiosa di Dènise Pipitone, durante una trasmissione televisiva su RAI 1 ha invitato , tutti quelli che si sentono  coinvolti  nel caso della scomaparsa della  sua figlioletta, ad inviare una mail alla Procura della Repubblica diMarsala  al seguente indirizzo :

tribunale.marsala@giustizia.it

Testo della mail:

“Spettabile Procura della Repubblica di Marsala,
in qualità di cittadini chiediamo che sia data forte accelerazione al processo per il sequestro di Denise, che ormai da troppi anni aspetta una risposta definitiva. Chiediamo di sapere dove si trova la bambina e vogliamo che i colpevoli del sequestro siano consegnati alla giustizia. Chiediamo risposte concrete in tempi accettabili.

In fede
nome, cognome, data, città”

Servirà a qualcosa? Credo di si!  Infatti testimoniare  il nostro coinvolgimento, sarà per  chi si sta occupando del caso un  segnale molto forte. L’esasperante  lentezza  con cui si sono svolte le indagini  (ingarbugliate ed annose) , ed i  lentissimi processi correlati, si sarebbero potuti  evitare se gli interventi, nell’immediatezza della scomparsa  della piccola Dénise, fossero stati tempestivi e mirati.