Chi brinderà per la possibile esclusione del Pdl?
Non per tutti il male viene per nuocere!
Se anche il Consiglio di Stato, il massimo organo di giustizia amministrativa, dovesse negare l’ammissione della lista del Pdl della provincia di Roma per le elezioni regionali del Lazio, la notizia da una parte getterà nella costernazione quei candidati inclusi nella lista che contavano nella elezione o nella rielezione o comunque di potere trarre vantaggi per i voti cconquistati per il partito, ma d’altre parte, perchè non dirlo, farà felici moltissimi altri. Questi altri, si badi bene, non sono tanto quelli che sostengono il candidato avversario, quanto quelli che sostengono la Polverini. Infatti, che fine faranno i voti che sarebbero andati al Pdl? E’ certo, o comunque probabilissimo, che nessuno andrà ai partiti dello schieramento avversario; questi voti si distribuiranno ovviamente tra i partiti della coalizione che sostiene la Polverini. La conseguenza è che partiti che prevedevano di eleggere 1 o 2 consiglieri si troveranno a eleggerne molti di più e che candidati che si erano presentati senza alcuna chance di potercela fare, vedranno aprirsi improvvisamente le porte del Paradiso. I vantaggi ci saranno anche per i partiti dello schieramento avversario ed in qualche misura anche per il candidato presidente, Emma Bonino la quale potrà consolidare la sua posizione rispetto a quella dell’avversaria. Non va sottovalutato tuttavia che la Bonino potrebbe risultare paradossalmente svantaggiata in quanto la caduta di tensione intorno all’evento elettorale prodotta dal papocchio delle liste, potrebbe determinare fenomeni di partecipazione o astensione dal voto assolutamente imprevedibili.
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