Perciò la facilità con cui gli uomini si lasciano irretire da ogni genere di superstizione è pari soltanto alla difficoltà di renderli costanti in uno solo di tali generi; anzi, poiché l’uomo del volgo vive sempre in uno stato di infelicità, esso non trova mai durevole soddisfazione e soltanto lo seduce ciò che ha sapore di novità e che non si è ancora rivelato illusorio. (Spinoza)