I responsabili e i capponi di Renzo
Il Renzo in questione non è l’ormai più che famoso trota figlio del leader della Lega nord Umberto, bensì Renzo Tramaglino, protagonista dei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni. Ricordiamo che Renzo Tramaglino dovendo consultare un uomo di legge, l’avvocato Azzeccagarbugli, per capire se poteva sottrarsi alle sovercherie di don Rodrigo, per non presentarsi a mani vuote, portò con se 4 bei capponi legati per i piedi e a testa in giù. Questi capponi, ignari del destino che li attendeva, si beccavano tra di loro, talché è rimasto proverbiale “comportarsi come i polli di Renzo”
Oggi seguendo le vicende della politica italiana i nuovi capponi ci sembrano magistralmente interpretati da coloro che si sono autodefiniti responsabli per essere transitati nella maggioranza e avere evitato il 14 dicembre scorso la caduta del Governo Berlusconi. Solo che qualcuno di essi si è montata la testa. Io trasformista? Ma quando mai? La mia scelta è frutto di un ragionamento politico. E se consegue ad un ragionamento politico, alla fine della legislatura non andrò a casa, ma dovrò rimanere sulla breccia! E quindi datemi almeno un sottosegretariato sul quale costruire il futuro. La questione si complica perché con un solo litro d’acqua non si possono ristorare 10 assetati e nel nostro caso gli assetati sono davvero troppi. Se non si fossero montati la testa sarebbe bastato fornire loro il necessario per estinguere il mutuo anticipatamente o gratificarli con elargizioni che una volta erogate spegnessero ogni pretesa. Invece no e anche Scilipoti potrebbe chiedere un sottosegretarato con delega all’agopuntura.
Chi le sta vedendo di tutti i colori è il deputato siciliano Saverio Romano, il quale ha fatto il grande salto con 4 o 5 seguaci e che in premio ha avuto promesso il Ministero dell’Agricoltura. Di rinvio in rinvio questo ministero tarda ad arrivare e cominciano a sorgere seri dubbi se mai arriverà. Per Romano quell’incarico è vitaleper la sua sopravvivenza politica. Da quella postazione egli spera di tirare dalla sua parte coloro che votavano per Totò Cuffaro che sono stimati nell’ordine delle 300 mila unità. Per sua sfortuna gli altri responsabili non hanno interessi analoghi e gli mettono quanti più bastoni tra le ruote. Ciascuno di loro spera di essere il cappone di Renzo che fu destinato al pollaio e salvò la pelle.
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