La bellezza nella letteratura inglese e tedesca
La bellezza non ha canoni
“E’ bello quel che piace.” La bellezza, come scrive Virginia Woolf (nell’immagine a sinistra) lacera il cuore in due. In essa prevale perciò la componente soggettiva, la sua percezione, rispetto a quella oggettiva. La bellezza è spesso accostata all’amore, in quanto è capace di suscitarlo, è accostata alla passione perché la risveglia, è accostata alla donna perchè viene assunta a simbolo. Alcuni scrittori europei, inglesi e tedeschi ne scrivono così.
- La bellezza, dopo tre giorni, è tanto noiosa come la virtù. George Bernard Shaw
- E’ bella e quindi può esser corteggiata; è donna e quindi può essere conquistata. William Shakespeare
- All’età di cinquant’anni ogni uomo ha la faccia che si merita. George Orwell
- Che cosa c’è in un nome? Quella che noi chiamiamo rosa, anche chiamata con un’altra parola avrebbe lo stesso odore soave. William Shakespeare
- La perfezione ha un grave difetto: ha la tendenza ad essere noiosa. William Somerset Maugham
- La bellezza del mondo ha due tagli, uno di gioia, l’altro d’angoscia, e taglia in due il cuore. Virginia Woolf
- Tutto al mondo si può sopportare tranne una sfilza di belle giornate. Johann Wolfgang von Goethe
- Un arcobaleno che dura un quarto d’ora non lo si guarda più. Johann Wolfgang von Goethe
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