Ma dove ve ne andate…….
Ho ritrovato casualmente, nascosto tra due vecchi libri di scuola, un quaderno di prima elementare di mia figlia… e tra i numerosi “compitini” c’era anche un dettato scritto con grafia ancora incerta che ha risvegliato in me tanti ricordi piacevoli: E’ una filastrocca che s’ intitola “Dove ve ne andate povere foglie. gialle… L’avevamo imparata io e mia figlia a memoria perchè questo era il “compito a casa” della mia piccola studentessa ed io a distanza di molti anni ancora ricordo perfettamente quei versi un pò malinconici … eccone il breve testo: Trilussa ne è l’autore.
Ma dove ve ne andate
povere foglie gialle
come tante farfalle spensierate
venite da lontano o da vicino?
Da un bosco o da un giardino?
E non sentite la malinconia
del vento stesso che vi porta via?
Nelle foglie gialle c’è la metafora del “genere umano” e nel vento che le trascina “il destino”….. che è il più forte …..e governa la vita degli uomini.
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