Poesie
Alda Merini
Alda Merini......dalla follia alla poesia: Un viaggio possibile!
Quelle come me regalano sogni, anche a costo di rimanerne prive?
Quelle come me donano l?Anima,perché un?anima da sola è come una goccia d?acqua nel deserto?
Quelle come me tendono la mano ed aiutano a rialzarsi,pur correndo il rischio di cadere a loro volta?
Quelle come me guardano avanti,anche se il cuore rimane sempre qualche passo indietro?
Quelle come me cercano un senso all?esistere e,quando lo trovano, tentano d?insegnarlo a chi sta solo sopravvivendo?
Quelle come me quando amano,amano per sempre? e quando smettono d?amare è solo perché piccoli
frammenti di essere giacciono inermi nelle mani della vita?
Quelle come me vorrebbero cambiare, ma il farlo comporterebbe nascere di nuovo?
Quelle come me urlano in silenzio, perché la loro voce non si confonda con le lacrime? (Alda Merini)
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Poesie d’amore di Alda Merini: Tu non sai
Tu non sai: ci sono betulle che di notte levano le loro radici,
e tu non crederesti mai che di notte gli alberi camminano o diventano sogni.
Pensa che in un albero c’è un violino d’amore.
Pensa che un albero canta e ride.
Pensa che un albero sta in un crepaccio e poi diventa vita.
Te l’ho già detto: i poeti non si redimono,
vanno lasciati volare tra gli alberi come usignoli pronti a morire.
Poesie d’amore di Alda Merini: Genesi
Vorrei un figlio da te che sia una spada
lucente, come un grido di alta grazia,
che sia pietra, che sia novello Adamo,
lievito del mio sangue e che risolva
più quietamente questa nostra sete.
Ah, se t’amo, lo grido ad ogni vento
gemmando fiori da ogni stanco ramo
e fiorita son tutta e d’ogni velo
vo scerpando il mio lutto
perché genesi sei della mia carne.
Ma il mio cuore, trafitto dall’amore
ha desiderio di mondarsi vivo.
E perciò dammi un figlio delicato,
un bellissimo, vergine viticcio
da allacciare al mio tronco, e tu, possente
olmo, tu padre ricco d’ogni forza pura
mieterai liete ombre alle mie luci.
Poesie d’amore di Alda Merini: Torna amore
Torna amore
vela delicata e libera
che occupi
il pensiero della mia terra
sto morendo sulla grandiosità di un fiume
che è rosso di desiderio
e vorrebbe
travolgere il tuo amore
Poesie d’amore di Alda Merini: Canzone d'amore per Giuliano Gritti
Il mio vecchio che sembra un ragazzo
e che tante volte avrei voluto uccidere
per gelosia e amore.
Il mio vecchio che mi ha celebrato come venere
e mi ha messo su tutti i giornali.
Il mio vecchio con cui ho fatto numerosi viaggi
e che non tornerà più
Dovrebbe dire a certe donne che
i suoi bianchi capelli
sono quelli del divino apollo
che incanta tutte le donne
e che io dafne mi nascondo tra i rami degli alberi
per non essere presa dalle sue braccia.
Lui ha percorso mari e monti per conquistarmi
ma io sono un tronco di puro silenzio
e non gli farò vedere il fogliame.
Il mio uomo che è bianco di capelli
e giovane di anni mi ha sempre portato lontano
e non ha mai ritratto queste fanciulle
che credono che un uomo,
un uomo divino possa un giorno baciarle sulla bocca.
read morePoesie d’amore di Alda Merini: La poesia
Sono
molto
irrequieta
quando
mi legano
allo spazio.
Poesie d’amore di Alda Merini: L'umile giunchiglia
Dimmi almeno
che oscura meraviglia
già ti prende di me,
che trovi bella
questa sommessa,
e umile giunchiglia
che già ti paragona
a una stella;
dimmi che me divina
e me presente
senti dentro
il tuo letto di piacere,
dimmi che un bacio
fuga dolcemente
tutte le smanie
e tutte le chimere.
Poesie d’amore di Alda Merini: Pianto dei poeti
Ruba a qualcuno la tua forsennata stanchezza
o gemma che trapassi il suono
col tuo respiro l’ombra che sta ferma
di fronte ad un porto di paura
quel trascendere il mito
come se fosse forzatamente azzurro
o chi senza abbandono
che non sanno che il pianto dei poeti
è solo canto.
Canto rubato al vecchio del portone
rubato al remo del rematore
alla ruota dell’ultimo carro
o pianto di ginestra
dove fioriva l’amatore immoto
dalle turbe angosciose di declino
io sono l’acqua che si genuflette
davanti alla montagna del tuo amore
Poesie d’amore di Alda Merini: Bambino
Bambino,
se trovi l’aquilone della tua fantasia
legalo con l’intelligenza del cuore.
Vedrai sorgere giardini incantati
e tua madre diventerà una pianta
che ti coprirà con le sue foglie.
Fa delle tue mani due bianche colombe
e portino la pace ovunque
e l’ordine delle cose.
Ma prima di imparare a scrivere
guardati nell’acqua del sentimento
Poesie d’amore di Alda Merini: Spazio
Spazio spazio, io voglio, tanto spazio
per dolcissima muovermi ferita:
voglio spazio per cantare crescere
errare e saltare il fosso
della divina sapienza.
Spazio datemi spazio
ch’io lanci un urlo inumano,
quell’urlo di silenzio negli anni
che ho toccato con mano.
Poesie d’amore di Alda Merini: Un falò
Ho acceso un falò
nelle mie notti di luna
per richiamare gli ospiti
come fanno le prostitute
ai bordi di certe strade,
ma nessuno si è fermato a guardare
e il mio falò si è spento.
Poesie d’amore di Alda Merini: O Donna
O Donna,
il tuo violino superbo
apre angeliche voci
e un perno di metallo
anima l’usignolo.
Lui Alberto la mia rima
subì questo momento
e divenni Dea
di vasta Ipotenusa
sberleffo di Parole
o silloge del Sole?
Poesie d’amore di Alda Merini: Ai giovani
Bella ridente e giovane
con il tuo ventre scoperto,
e una medaglia d’oro
sull’ombelico,
mi dici che fai l’amore ogni giorno
e sei felice e io penso che il tuo ventre
è vergine mentre il mio
è un groviglio di vipere
che voi chiamate poesia
ed è soltanto tutto l’amore
che non ho avuto
vedendoti io ho maledetto
la sorte di essere un poeta.
Poesie d’amore di Alda Merini: La pace
La pace che sgorga dal cuore
e a volte diventa sangue,
il tuo amore
che a volte mi tocca
e poi diventa tragedia
la morte qui sulle mie spalle,
come un bambino pieno di fame
che chiede luce e cammina.
Far camminare un bimbo è cosa semplice,
tremendo è portare gli uomini
verso la pace,
essi accontentano la morte
per ogni dove,
come fosse una bocca da sfamare.
Poesie d’amore di Alda Merini: Riottosa ad ogni tipo di amore
Riottosa a ogni tipo di amore
sei entrato tu a invadere il mio silenzio
e non so dove tu abbia visto le mie carni
per desiderarle tanto.
E non so perché tu abbia avuto il mio corpo
per poi andartene
con il grido dell’ultima morte.
Se mi avessi strappato il cuore
o tolto l’unico arto che mi fa male
o scollato le mie giunture
non avrei sofferto tanto
come quando tu un giorno insperato
mi hai tolto la pelle dell’anima.