Internet è diventata una grande conversazione globale, dove tutti possono comunicare qualcosa su qualsiasi argomento. Probabilmente tutti hanno qualcosa da comunicare ma non tutti hanno qualcosa da dire. Se noi utenti della rete e gente comune possiamo comunicare quello che ci pare, ed esprimere liberamente i nostri bisogni e le nostre emozioni, non si può dire lo stesso dei personaggi pubblici, che ricoprono ruoli di responsabilità, e che comunicano anche loro pubblicamente sui social networks.
Oggi, grazie ai social media, che sono il luogo dove tutte le voci trovano espressione, possiamo scegliere e comporre la nostra informazione nel modo che preferiamo. Possiamo metterci in ascolto dei politici che riteniamo affidabili e contribuire a diffondere il loro verbo. Possiamo scegliere di ascoltare tutte le voci dei politici, di destra e sinistra, sebbene non sia facile oggi individuare una divisione così netta tra le principali forze, costrette dalla situazione storica a governare insieme e a farsi l’opposizione per finta. Forse la politica nazionale non ha più ragione di esistere, perché le emergenze internazionali, diventate ormai la norma, probabilmente daranno vita in futuro a molti nuovi governi di larghe intese e di emergenza nazionale.
In questa fase storica, penso che ognuno di noi abbia il dovere di coltivare la libertà di pensiero. Ma la libertà di pensiero costa. La stagione degli oracoli deve finire. In effetti questo lo sappiamo già, perché tutti stiamo combattendo contro una crisi diventata sempre più norma, e tutti percepiamo l’inutilità della classe dirigente italiana, a maggior ragione quella più estremista e rivoluzionaria. Ma poichè non dobbiamo abbandonarci al nichilismo, ma dobbiamo sempre cercare di capire cosa accade intorno a noi, secondo me è prioritario combattere contro un pericoloso nemico che è dentro di noi: la pigrizia mentale che ci fa accogliere opinioni facili, prese in prestito dagli altri.
Dovere di ciascuno di noi è formarsi un’opinione personale, basata non sulle emozioni ma sui fatti, su dati e numeri concreti. La cosa più pericolosa oggi è farsi imbonire da ogni sorta di incantatore di destra, di sinistra, di centro, e di chi si proclama puro perché fuori dalla partitocrazia.
Come fare allora ad orientarsi in questa conversazione globale che per i meno giovani è come una nuova Babele? A chi dare ascolto? Vendola con le sue certezze lapidarie? Grillo, con il suo estremismo che non prevede l’assunzione di responsabilità? Daniela Santanché e altri che ci rivelano con disarmante naturalezza e come tutti i nostri problemi si risolverebbero in un attimo uscendo dall’euro? La lista dei faziosi imbonitori si potrebbe allungare di molto, con molti altri chef della politica che presentano di continuo ricette salvifiche e pronte all’uso, per risolvere i problemi dell’umanità.
Da alcuni mesi seguiamo in modo attento il dibattito politico nei social media e ci proponiamo di segnalare in questo sito, in modo imparziale tutti i tweets postati dai politici, che riteniamo interessanti.
Come distinguere un tweet interessante, da uno che non lo è? Cerchiamo di capire se chi parla ci vuole imbonire o ci vuole fare capire. Lo riteniamo poco interessante se ci vuole condurre nel suo gregge di esseri non pensanti, se nei suoi ragionamenti manca una visione oggettiva dei fatti ed un approccio che tende a considerare tutti gli aspetti della realtà, e non soltanto la parte che gli interessa.
Riteniamo interessante invece chi eleva il livello del dibattito e si propone a noi in modo onesto, chi ci presenta dati, fatti, numeri, ragionamenti che si reggono in piedi con criteri oggettivi, fermandosi un passo prima della opinione finale, ma lasciando che ognuno se la crei da sé. A quel punto si potrà essere d’accordo o meno, ma per rispondere a un ragionamento di una persona preparata dovremmo prepararci anche noi.
Creare una propria opinione basata sui fatti e non sull’emozione potrebbe essere l’evoluzione culturale di cui abbiamo bisogno. Ciò richiede impegno e fatica, perché la conoscenza conquistata da sé, a differenza delle opinioni altrui, non si ottiene gratis.
In questo post voglio presentare un video di Bertrand Russel. Si tratta di un messaggio ai posteri che può esserci di guida, nel compito di cercare le fonti giuste per informarsi bene.