Sottintendendo di avere poteri guaritivi, riferendosi al dimezzamento delle assenze per malattie degli statali dopo l’emanazione del Decreto Brunetta – D.L. 112 del 25 giugno 2008, l’allora ministro della Pubblica amministrazione aveva detto “Sono meglio di Padre Pio”.
Il tema dei dipendenti malati assenteisti è tornato alla ribalta dopo il record dell’85% fatto registrare dai vigili capitolini, caduti tutti malati, guarda caso, proprio a capodanno.
I giovani solerti governanti hanno promesso che puniranno questo fatto increscioso, scoperchiato proprio all’indomani del varo dei primi decreti attuativi del Jobs act renziano, accusato di volere intaccare i diritti in teoria di tutti i lavoratori, ma che di fatto sono a vantaggio di una parte sempre minore. Politicamente il messaggio intende colpire anche il fronte dei sindacati statalisti, che gioca la parte di stare sempre e comunque con i lavoratori, e che si oppongono ad ogni riforma del mercato del lavoro.
Finirà come al solito a tarallucci e vino, e nessuno pagherà. Gli unici saranno i cittadini che pagando le tasse, finiranno per finanziare anche questa indegna malattia di gruppo.
Evidentemente l’effetto taumaturgico di Renato Brunetta, dopo 7 anni, s’è esaurito.
E'un grosso rischio #vigiliRoma pic.twitter.com/qhnPukWVo2
— gianluca semprini (@gianlusempri) 2 Gennaio 2015