Il pensiero del futuro secondo Einstein
“Non penso mai al futuro: arriva fin troppo presto.” (Einstein)
Altre frasi
Sappiamo di venire dal vento, e di doverci tornare.
Sappiamo che la vita tutta è forse un nodo, un groviglio, una macchia sull’uniformità dell’eterno.
Ma perchè mai questo dovrebbe renderci infelici?
Amiamoci, piuttosto, lavoriamo e rallegriamoci!
Io non credo nel dolore del mondo.( da “Camera con vista” di E. M. Foster)
“L’amore porta molta felicità, molto più di quanto struggersi per qualcuno porti dolore.” (Einstein)
“Scopo di ogni attività dell’intelletto è ridurre il mistero a qualcosa di comprensibile” (Einstein)
“La preoccupazione dell’uomo e del suo destino devono sempre costituire l’interesse principale di tutti gli sforzi tecnici. Non dimenticatelo mai in mezzo a tutti i vostri diagrammi ed alle vostre equazioni.” (Einstein)
“La cosa più bella che possiamo sperimentale è il mistero; è la fonte di ogni vera arte e di ogni vera scienza. L’essere che non conosce questa emozione, che è incapace di fermarsi per lo stupore e restare avvolto dal timore reverenziale, è come un morto.” (Einstein)
“Facciamo attenzione che la nostra mente non diventi il nostro oggetto di culto; ha, certamente, un muscolo poderoso, ma non personalità.” (Einstein)
“Basta un uomo soltanto senza gioia perchè su tutta la casa gravi un cielo cupo e un perenne malumore; ed è proprio un miracolo che manchi un tipo simile. La felicita’ è immensamente meno contagiosa. Come accade questo?” (Nietzsche)
“La decisione cristiana di trovare il mondo brutto e cattivo, ha reso brutto e cattivo il mondo.” (Nietzsche)
“L’osteria nella quale prendo i miei pasti è uno dei luoghi nei quali amo l’Italia. Entrano cani festosi, che nessuno sa di chi sono, bambini nudi con in mano un fiasco impagliato. Mangio, solo come il Papa, non parlo a nessuno, e mi diverto come a teatro.” (Saba)
“La gloria è simile a un cerchio nell’acqua che non smette mai di allargarsi, fino a che, a causa del suo stesso ingrandirsi, non si disperde in un nulla.” (Shakespeare)
“La pittura è una professione da cieco: uno non dipinge ciò che vede, ma ciò che sente, ciò che dice a se stesso riguardo a ciò che ha visto.” (Picasso)
“Dipingere non è un’operazione estetica: è una forma di magia intesa a compiere un’opera di mediazione tra questo mondo estraneo e ostile e noi.” (Picasso)
“Un’idea morta produce più fanatismo di un’idea viva; anzi, soltanto quella morta ne produce. Poiché gli stupidi, come i corvi, sentono solo le cose morte.” (Sciascia)
“Ministri, deputati, professori, artisti, finanzieri, industriali: quella che si suole chiamare la classe dirigente. E che cosa dirigeva in concreto, effettivamente?
Una ragnatela nel vuoto, la propria labile ragnatela.
Anche se di fili d’oro.” (Sciascia)
“Il popolo” sogghignò il vecchio “il popolo… Il popolo cornuto era e cornuto resta: la differenza è che il fascismo appendeva una bandiera sola alle corna del popolo e la democrazia lascia che ognuno se l’appenda da sé, del colore che gli piace, alle proprie corna…” (Sciascia)
“Le gioie violente hanno violenta fine, e muoiono nel loro trionfo, come il fuoco e la polvere da sparo, che si distruggono al primo bacio. Il più squisito miele diviene stucchevole per la sua stessa dolcezza, e basta assaggiarlo per levarsene la voglia. Perciò ama moderatamente: l’amore che dura fa così.” (Shakespeare)
“Vorrei che non esistesse quell’età tra i sedici anni e i ventitré o che la gioventù dormisse per tutto quell’intervallo; perché non c’è nient’altro in mezzo se non ingravidar le ragazze, offendere gli anziani, rubare ed azzuffarsi.” (Shakespeare)
“Non mangia che colombe l’amore, e ciò genera sangue caldo, e il sangue caldo genera caldi pensieri e i caldi pensieri generano calde azioni, e le calde azioni sono l’amore.” (Shakespeare)
“Anche la bestia più feroce conosce un minimo di pietà. Ma io non ne conosco, perciò non sono una bestia.” (Shakespeare)
“Per vivere con onore bisogna struggersi, turbarsi, battersi, sbagliare, ricominciare da capo e buttar via tutto, e di nuovo ricominciare a lottare e perdere eternamente. La calma è una vigliaccheria dell’anima.” (Lev Tolstoj)
“Tutte le famiglie felici si assomigliano, tutte le famiglie infelici sono infelici a proprio modo.” (Lev Tolstoj)
“Morire è come dover uscire dal teatro quando o spettacolo non è ancora terminato.” (Giacomo Casanova)
“La simpatia … un sentimento da presidente del consiglio: si ottiene a buon mercato dopo le catastrofi.” (Camus)
“Il gran desiderio d’un cuore inquieto è di possedere interminabilmente la creatura che ama o di poterla immergere, quando sia venuto il tempo dell’assenza, in un sonno senza sogni che non possa aver termine che col giorno del ricongiungimento.” (Camus)
“Come rimedio alla vita di società suggerirei la grande città. Ai giorni nostri, è l’unico deserto alla portata dei nostri mezzi.” (Camus)
È molto più prudente pensare male di tutti finché, naturalmente, si scopre che una persona è buona, ma “oggigiorno ciò richiede un’infinita serie di indagini.” (Wilde)
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